Età Sonia Sarno – Presso la sede di produzione della Rai Biagio Agnes di Roma, Saxa Rubra, potrete seguire il TG1 di Rai 1. Nella sua attuale carica di direttore, Gian Marco Chiocci dirige il quotidiano. Una tendenza politica verso i partiti di maggioranza – Democrazia Cristiana in particolare, centrodestra o centrodestra sinistra è sempre stata presente sul telegiornale più seguito della televisione pubblica italiana e sulla televisione in generale.
Debutti
In via sperimentale, la sede Rai di Milano ha trasmesso il primo telegiornale italiano alle 21:00. il 10 settembre 1952; il telegiornale inaugurale riguardò la storica regata di Venezia. Quando iniziarono ufficialmente le trasmissioni della Rai, il 3 gennaio 1954, alle 20,45, alla stessa ora iniziò il consueto telegiornale, condotto da Vittorio Veltroni, che durò un quarto d’ora. Nel 1957, quando nacque Carosello, l’ora di trasmissione fu anticipata alle 20,30.
Nel 1973, in seguito alla politica di austerità, venne ulteriormente anticipato alle 20, che è tuttora l’orario dell’edizione serale, a partire dal 2 dicembre.Inizialmente in onda alle 22:00 e poi alle 21, il telegiornale andò in onda anche sulla neonata Secondo Programma nel 1961, ma in formato ridotto.
L’emendamento del 1975
Dopo la Riforma RAI del 1975, i notiziari furono suddivisi in due distinte trasmissioni, il TG1 per Rete 1 e il TG2 per Rete 2. Ciascun programma aveva una propria redazione. La data di pubblicazione originaria della serie TG1 è il 15 marzo 1976.Pranzo, sera e tarda notte erano le tre fasce orarie originali. Ci fu anche l’edizione delle 17 intitolata Del pomeriggio che durò fino al 1976. Il TG di attualità e approfondimento in rotocalco andò in onda la domenica alle 13 per 50 minuti a partire dal 24 ottobre 1976.
Alfredo Ferruzza curava la trasmissione, che presentava ospiti in studio e reportage filmati. Paolo Cavallina, Enzo Stinchelli, Elio Sparano, Romano Battaglia, Giuseppe Breveglieri e Melo Freni sono stati gli ospiti principali. Alle 13.30 c’è stata la puntata di 10 minuti del TG1 Notizie.
L’analisi approfondita è stata la caratteristica di questo nuovo telegiornale, in particolare dell’edizione delle 20 che si concludeva ogni volta con il pezzo Dentro le notizie. Non sono state apportate modifiche alla sigla del TG1 dalla registrazione del 1986, che aveva un tono più alto di un semitono, fino al 1992. Jay Graydon ha guidato gli archi per la composizione.
Il 2 dicembre 1975, a seguito della riforma, fu nominato il primo direttore del giornale: Emilio Rossi , giornalista di orientamento democristiano , con l’appoggio del vicedirettore Emmanuele Milano. Il 3 giugno 1977 Rossi venne aggredito dalle Brigate Rosse mentre dirigeva il giornale negli anni di piombo. Nello stesso anno il TG1 rinnova il proprio logo con l’aiuto di Massimo Vignelli; il nuovo design sarebbe rimasto in uso per decenni e sarebbe stato sottoposto a ulteriori revisioni.
Terminato il precedente telegiornale unico, Emilio Fede è stato il primo conduttore del TG1, e nell’edizione di mezzogiorno ha fatto coppia con Bianca Maria Piccinino. Dopo aver condotto il primo telegiornale a colori il 28 febbraio 1977, Massimo Valentini iniziò a scambiarsi i turni con Emilio Fede nell’edizione serale.
Bruno Modugno, Angela Buttiglione, Marcello Morace, Alberto Masoero, Alberto Michelini, Giuseppe Vannucchi, Liliano Frattini, Claudio Angelini, Ottavio Di Lorenzo e Giuseppe Vannucchi furono tra gli altri volti famosi dei primi anni. Arrigo Petacco, Diego Cimara, Fulvio Damiani, Giuseppe Lugato, Adalberto Manzone, Mimmo Sacco, Vittorio Citterich, Nuccio Fava, Paolo Frajese, Massimo Olmi, Mino Damato, Piero Forcella, Romano Battaglia, Elio Sparano e Bruno Vespa furono tra gli altri famosi giornalisti che lavoravano nella redazione.
Dopo il lavoro firmerà Pierantonio Graziani sulle pagine politiche, mentre su quelle sportive firmeranno Paolo Valenti, Gian Piero Galeazzi, Beppe Viola e il telecronista Nando Martellini.Tra i relatori Roberto Di Palma, Adriana Retacchi, Giuseppe D’Amore e Luigi Carrai.I curatori dell’Almanacco del giorno dopo furono Giorgio Ponti e Diana de Feo. Sia Il tempo in Italia che Che tempo fa? sono stati confluiti nelle previsioni meteo del TG1, che ora utilizzano un’unica colonna.
gli anni ’80
All’inizio degli anni ’80 furono introdotte altre edizioni flash, tra cui una a metà serata , una alle 18 del pomeriggio e un’altra edizione flash verso mezzogiorno . ospitato per la prima volta da Tiziana Ferrario. La pubblicità cominciò ad apparire nei telegiornali della televisione pubblica negli stessi anni in cui si affermavano le trasmissioni private e commerciali, separando di fatto la prima sezione del programma dal resto, fosse esso l’informazione sportiva o quella economica.
Sotto la guida di Andrea Melodia e poi di Roberto Morrione, la redazione del telegiornale funzionava come un “giornale nel giornale” coprendo un’ampia gamma di argomenti.argomenti tra cui notizie locali e nazionali, salute, stile, ambiente e scienza. Con Angela Buttiglione e Bruno Modugno alla guida dei servizi, Massimo Valentini è stato vicedirettore e ha condotto l’edizione delle 20.
Tra i redattori figurano i futuri pesi massimi dell’azienda Barbara Scaramucci, Giulio Sciorilli Borrelli e Maurizio Beretta. Giuseppe Rogolino è stato direttore artistico della rivista dal 1979 al 1998, succedendo a Renato Startari negli anni ’70. Dall’inizio fino al 1992, a Nico Calia è stata affidata la responsabilità della progettazione delle scenografie.
fine degli anni ’90
Una controversa controversia politica scoppiò nel 1990 quando Ennio Remondino indagò sui legami della CIA con la P2 per conto del caporedattore Roberto Morrione. Di conseguenza il direttore Nuccio Fava si è dimesso.Dopo la forte concorrenza delle altre reti televisive di Stato e il lancio del TG5 di Enrico Mentana il 10 marzo 1992, il TG1 viene rinominato Telegiornale Uno su suggerimento del direttore artistico Giuseppe Rogolino.
Questa mossa è stata fatta per sottolineare lo status del telegiornale come il primo telegiornale nazionale in Italia, superando i giornali privati emergenti. Basandosi sull’estetica dei telegiornali americani, il regista Bruno Vespa concepì il nuovo aspetto e incaricò Gianni Boncompagni di creare il nuovo set dello studio, che presenta uno sfondo videowall raffigurante una dinamica troupe di montaggio.
Prima che il 18 ottobre TG1, TG2 e TG3 si trasferissero al polo radiotelevisivo di Saxa Rubra, questi tre giornali trasmettevano tutti le loro notizie dalla sede Rai di via Teulada, dove condividevano un piano del palazzo con i rispettivi studi, sale di regia , suite di editing e personale editoriale.
Dal 25 luglio 1993 all’ottobre 1998 Telegiornale Uno si è denominato TG1. Giuseppe Rogolino ha composto la sigla, mentre Tommaso Vittorini si è occupato del jingle.Inoltre, dal 1993 al 1994, divenne virale lo scandalo delle false “note spese” dei corrispondenti Rai. Ciò portò ad indagini giudiziarie per truffa da parte della Procura di Roma.
Le indagini coinvolsero numerosi personaggi di spicco del video e si conclusero con una serie di provvedimenti disciplinari, tra cui l’licenziamento dei due giornalisti maggiormente complici dei delitti: Enrico Massidda, corrispondente della Rai, e Giancarlo Infante, corrispondente della Rai con sede a Londra. ]. Quest’ultimo, il cui caso è stato portato all’inchiesta del Parlamento, è stato licenziato due volte per aver frodato la Rai, principalmente per aver gonfiato l’affitto della casa londinese e falsificato 600 scontrini alimentari.
tardi
Nel 2000 il direttore del TG1 Gad Lerner si dimette in seguito ad un incidente con la commissione di vigilanza Rai presieduta da Mario Landolfi (AN). La polemica è scoppiata dopo che il TG1 e il TG3 hanno mandato in onda un servizio di David Sassoli sulla pedofilia, diretto da Nino Rizzo Nervo. Il rapporto includeva alcune fotografie. Il TG è stato diretto da Albino Longhi fino al 5 maggio 2002, dopo la sua partenza.
Insieme a Longhi, il 6 maggio 2002 subentrò Clemente J. Mimun.
In un servizio del TG1 del 2 luglio 2003, Mimun fu condannato da Marco Travaglio e L’Ulivo per la sua copertura della sessione del Parlamento europeo quando Silvio Berlusconi, allora primo ministro, paragonò l’eurodeputato socialista Martin Schulz a un kapo tedesco, accusando Schulz di criticarlo. All’audio dell’intervento è stata sostituita una testimonianza di Susanna Petruni poiché il direttore ha deciso di non inviarlo.
l’undicesimo Financial Times riporta che “nemmeno le notizie sovietiche di Breznev avrebbero potuto fare di meglio”. Molte delle sequenze più vecchie dello studio sono state utilizzate nelle produzioni del 2003 di Non ho paura di Gabriele Salvatores e Buongiorno, notte di Marco Bellocchio.
Nel 2006 Mimun ha condotto un breve rotocalco intitolato Dopo TG1 andato in onda dopo il telegiornale delle 8. Quando l’allora ministro Roberto Calderoli indossò in una puntata della rubrica una maglietta raffigurante una vignetta satirica di Maometto di Lars Vilks, si scatenò un incidente diplomatico con la Libia e scatenò reazioni violente nel mondo islamico.
Di conseguenza, la polizia libica ha represso brutalmente una protesta davanti al consolato italiano a Bengasi, sparando e uccidendo undici manifestanti . Il ministro ha poi chiesto scusa per aver indossato l’indumento .
Dal 13 settembre 2006 Gianni Riotta era vicedirettore del Corriere della Sera ed è stato riconosciuto anche dall’UDC per il suo impegno nell’esprimere un’area mista che comprendeva DS e DL. È stato scelto direttore dal consiglio di amministrazione della Rai. Con l’aiuto della conduttrice Maria Luisa Busi, Riotta ha iniziato il suo viaggio nei contenuti editoriali dello studio il 12 ottobre 2006.
Dal 2008 al 2009, con la revisione della struttura della nota politica affidata a Marco Frittella per l’edizione delle 20 e a Bruno per l’edizione delle 13, entrambe le edizioni principali hanno fornito informazione politica interna. Si prevede che lo farà intorno all’1:30 del pomeriggio.