Sarri Lutto Oggi – La Lazio di Maurizio Sarri è riuscita solo ad un pareggio nella partita contro il Napoli. I biancocelesti sono riusciti a guadagnare un solo punto nell’incontro perché non sono riusciti a superare la formidabile linea difensiva dei campioni d’Italia. Giovanni Martusciello, vice allenatore della Lazio, ha assunto l’incarico di allenatore della Lazio ai microfoni di Dazn nel post partita. Appena suonato l’ultimo fischio, Sarri è stato colto da un’angoscia inaspettata e si è precipitato fuori dallo stadio; tuttavia, la situazione è stata risolta rapidamente.
Cose dette da Martusciello
Avevamo una posizione contrattuale più forte e una grande squadra all’inizio del primo tempo. Il fatto che dovessimo pensare a come non commettere gli stessi errori commessi contro l’Inter ha complicato ulteriormente le cose. Nel secondo tempo siamo balzati in avanti di circa 10 metri ma, nonostante i nostri migliori sforzi, non siamo riusciti a segnare.
“Il Napoli non ha creato chissà cosa”, ha detto Martusciello nella sua analisi della partita, aggiungendo che l’ottima prestazione della squadra nel secondo tempo è stata decisiva. Anche se Guendouzi ha fatto un ottimo secondo tempo, la nostra squadra è mancata in aggressività. A causa del pareggio e della partita emozionante, lo accetteremo.
Esce subito dallo stadio dopo Lazio-Napoli.
Lo stadio Olimpico ha ospitato la partita decisiva tra Lazio e Napoli, valida per la 22esima giornata del campionato di Serie A. Entrambe le squadre sono rimaste nel bel mezzo della competizione di Champions League quando l’incontro tra Maurizio Sarri e Walter Mazzarri si è concluso con un pareggio senza reti, ma nessuna delle due è riuscita a segnare il gol fondamentale che le avrebbe risalite in classifica. Visto che lunedì sera la Roma di De Rossi affronterà la Salerno, un pareggio senza reti potrebbe dare la possibilità di recuperare terreno al quarto posto. Le nostre azioni determineranno il risultato.
Lazio-Napoli: svelato il mistero.
Non solo Lazio e Napoli non sono riuscite a segnare nella loro partita, ma ci sono stati anche diversi giocatori esclusi dalla Coppa d’Africa a causa di squalifica, infortuni o altre assenze. A parte i due tentativi dalla distanza di Isaksen, il primo tempo non regala nulla. A venti secondi dall’inizio del secondo tempo, l’unico cambiamento importante è avvenuto quando il gol in rovesciata di Castellanos è stato annullato per fuorigioco.
Cataldi prova a servire Gaetano appena entrato per un destro al volo da fuori area, ma il suo tiro non trova la porta, secondo il riassunto di RaiNews. A soli venticinque minuti dall’intervallo, l’ultimo ostacolo – se è questo il termine corretto – posto da Ostigard viene eliminato dalla verticalizzazione di Guendouzi, dal passaggio centrale di Isaksen e dal colpo di tacco di Castellanos.
Martusciello ha parlato della partita dopo il tiepido pareggio dell’Olimpico: “Nel primo tempo siamo entrati un po’ stretti contro una squadra molto brava nel dribbling – ha spiegato – Dovevamo evitare le insidie subite contro l’Inter”. Così è iniziato. Nel secondo tempo abbiamo affinato la nostra capacità di conquistare palla e aggiustato il nostro baricentro.
Dopo Lazio-Napoli, Maurizio Sarri ha dovuto lasciare inconsolabile lo Stadio Olimpico a causa di una tragedia familiare, pertanto non ha potuto assistere alla partita. Nella consueta conferenza stampa al termine della partita, sul podio è salito Martusciello, vice del tecnico biancoceleste, mentre il ct è rimasto assente. I tifosi sono rimasti scioccati nel vederlo scomparire dalle telecamere dopo il pareggio senza reti della loro squadra contro i campioni d’Italia in carica in diretta televisiva.
Molto più tardi abbiamo saputo cosa era successo. È con grande tristezza che apprendiamo della scomparsa di Maurizio Sarri. L’allenatore non ha proferito parola all’uscita dallo Stadio Olimpico dopo la triste partita di domenica tra Lazio e Napoli. Nell’ormai famosa intervista post partita, pubblicata da DAZN, è intervenuto il braccio destro di Sarri, Giovanni Martusciello. Sarri non ha voluto parlare al termine di Lazio-Napoli perché, come detto, aveva appena subito un terribile trauma. perdita. Ricevuta la notizia, il tecnico biancoceleste non ha perso tempo lasciando lo Stadio Olimpico.
“Abbiamo dato una grande prova di spirito”, ha rimarcato Giovanni Martusciello, fedele vice di Sarri. Usare il Napoli come guida ti farà perdere la forza, ma siamo riusciti a soffocarla gradualmente. Ci siamo avvicinati alla ricerca delle possibilità con la giusta dose di arroganza. Proviamo un’ondata di gioia e il nostro spirito si solleva.
Siamo profondamente delusi dal risultato. Ora possiamo pensare a quello che segue. Dimmi quale. Attualmente sta mostrando gli attributi che ha scelto, avendo superato la fase concettuale. La sua eventuale fioritura è qualcosa che stiamo aspettando con impazienza. Con solo pochi punti a separarci siamo tutti in parità per il primo posto in classifica. Dopo quel punto, il titolo è completamente aperto a tutti coloro che vogliono fare un ritorno. Dobbiamo mantenere una vigilanza vigile su tutti gli aspetti.
Maurizio Sarri, costretto a lasciare l’Olimpico prima della conclusione di Lazio-Napoli per un imprevisto dramma familiare, non era presente ai microfoni per esprimere il suo parere sulla questioneil gioco. Dopo di lui è arrivato il secondo Giovanni Martusciello, che si è complimentato per la prestazione dei biancocelesti.
Poiché eravamo preoccupati di subire fallo, dovevamo andare sul sicuro. “Abbiamo coraggiosamente avanzato per circa dieci metri nel secondo tempo”, ha detto. I nostri migliori sforzi non sono stati premiati con un gol. Anche se eravamo delusi perché volevamo vincere, il nostro atteggiamento nel secondo tempo è stato fantastico.
Poco dopo Lazio-Napoli, Maurizio Sarri, pieno di dolore, ha lasciato lo Stadio Olimpico di Roma. Nonostante il suo vice Giovanni Martusciello si sia già presentato ai microfoni di DAZN, il tecnico biancoceleste si asterrà dal partecipare alla consueta conferenza stampa post partita. Gli spettatori televisivi in diretta sono rimasti senza fiato per lo shock quando si è improvvisamente allontanato dalle telecamere durante il pareggio a reti inviolate dei suoi colleghi contro i campioni d’Italia in carica. Molto più tardi scoprimmo cosa era successo.
Al fischio finale di Orsato, l’allenatore della Lazio avrebbe dovuto lasciare velocemente lo Stadio Olimpico per occuparsi di questioni riguardanti la sua famiglia. Dopo aver ricevuto la notizia e compreso la gravità della situazione, che lo ha costretto ad affrontare sia la sua storia che il presente, molti follower online di Martusciello sono già usciti per abbracciare l’allenatore. Numerose le lettere di cordoglio inviate anche dai tifosi napoletani di questa zona.
A quanto pare, l’allenatore aveva bisogno di contattare immediatamente i suoi cari perché era un momento difficile per lui. Il pareggio senza emozioni dell’Olimpico lascia frustrato Martusciello, ma fa notare che la sua squadra deve evitare gli stessi errori commessi contro l’Inter essendo entrata in partita un po’ serrata contro una squadra che palleggia. Nel secondo tempo abbiamo affinato la nostra capacità di conquistare palla e aggiustato il nostro baricentro.
Visto che i biancocelesti rappresentano innegabilmente una minaccia maggiore dei partenopei, anche l’analisi della partita è azzeccata. A Castellanos è stato annullato un gol nel secondo tempo, ma Isaksen ha avuto più occasioni da gol nel primo tempo. A parte questo, la prestazione poco brillante dell’Inter in Arabia, quando ha battuto i biancocelesti in Supercoppa, è stata in netto contrasto con il gioco energico e dinamico della Lazio in campo.
Maurizio Sarri ha espresso un concetto semplice ma brutale affrontando faccia a faccia i giocatori della Lazio: se proprio non mi sopportate più e non mi volete, allora abbiate il coraggio di chiedere al presidente di licenziarmi. Anche se la disputa del girone dell’anno scorso ha portato a un finale deludente, non è disposto a rinunciare all’ultimo anno del suo contratto, che paga 3,5 milioni di euro netti. Inoltre il presidente Lotito non ha intenzione di dare giudizi affrettati. Finora, a prescindere.
Per Bergamo è stata una sconfitta devastante perché l’Atalanta ha preso il comando nel primo tempo. Il peso della loro attuale classifica – nono posto, quattro punti dietro la Roma quinta e cinque punti sotto la zona Champions League – e la prossima partita contro il Cagliari significano che il momento delle decisioni significative si avvicina. Oltre a Bologna e Bayern Monaco, le affronteranno nei quarti di Coppa.
A metà strada c’è il malcontento fastidioso che accompagna una stagione irresponsabile e imprevedibile, caratterizzata da un aspetto logoro dentro e fuori dal campo. campo. Anche Sarri non sa come iniziare a ricucire la corta coperta, e il ciclo di vita sembra essere al suo apice.
Non ho ancora la risposta a un problema dopo tutti i tonfi, le discese rischiose e i blackout tattico-emotivi. Quanto è ancora attivo il suo seguito? Forse la soluzione è già nella sua testa. Si dice in giro che alcuni giocatori siano stufi dell’atteggiamento, dell’approccio, delle critiche costanti e della pressione costante per migliorare il proprio gioco.
Sarri ha definito il potenziale attuale dei suoi dopo Bergamo con la parola “spostamento”. Quelli tecnologici e mentali sono altrettanto importanti, se non di più, di quelli fisici. Occasionalmente non siamo riusciti a raggiungere tutte e tre queste categorie, anche se ci sono squadre che sono più efficienti pur muovendosi meno spesso.
Al termine di Lazio-Napoli, Maurizio Sarri ha aspettato con ansia il fischio finale, e ha aspettato fino alla fine. Ha resistito in maniera professionale prima di scappare. Noi della redazione siamo giunti alla conclusione che probabilmente l’allenatore era turbato dalla perdita di una persona cara poco prima della fine della partita.
